Il tampone faringeo è un esame colturale: l’analisi della mucosa faringea, permette infatti di individuare l’eventuale presenza di batteri (agenti patogeni). Per effettuare questa analisi, dopo che il campione è stato estratto mediante un bastoncino (tipo cotton fioc), viene conservato con un materiale di coltura che, in fase di analisi in laboratorio, permette di rintracciare la presenza di batteri. L’analisi del tampone faringeo può comprendere l’antibiogramma, ovvero permette di valutare la sensibilità del campione di cellule prelevate ai vari tipi di antibiotici. L’analisi di un tampone faringeo richiede dai 3 ai 5 giorni di media. 

L’esecuzione del tampone faringeo viene prescritta in caso di faringiti (mal di gola) o tonsilliti persistenti. Inoltre, l’analisi con antibiogramma permette al Medico di scegliere la cura più efficace per debellare il prima possibile gli agenti patogeni responsabili dell’infezione. 

Nelle sospette infezioni da streptococco il tampone faringeo consente una diagnosi precoce evitando che l’infezioni possa diffondersi nell’organismo. 

Il tampone faringeo andrebbe effettuato prima dell’inizio della terapia antibiotica in modo da non condizionarne l’esito. 

Il prelievo del campione del tampone faringeo viene tendenzialmente effettuato la mattina presto, è necessario non lavarsi i denti ed essere a digiuno.